Informalità di forma e formalità di sostanza

Con le nuove modalità di interazione da remoto stanno cambiando anche i nostri parametri di giudizio rispetto “l’altro”.

In un mondo basato sul lavoro da remoto, come quello che si sta sperimentando in queste settimane, a scapito della dimensione fisica di contatto, ci sono altri nuovi elementi che permettono di “farsi un’idea” di chi si ha di fronte.

Grazie alle tecnologie e all’utilizzo delle telecamere, ci si connette dalle proprie abitazioni; ognuno ha cercato di assemblare al meglio uno spazio confortevole e presentabile: lo spazio nel quale ci si presenta è diventato il primo biglietto da visita.

Cosa si indossa è visibile solo dal bacino in sù, lasciando la libertà di restare in ciabatte mentre si discutono riunioni importanti. Anche il taglio di capelli, come perfino il presidente della Repubblica ha ricordato, non può essere perfetto vista la chiusura dei parrucchieri in tutto il paese.

Quali sono gli effetti di questi cambiamenti? Si può presupporre un accantonamento (momentaneo?) della formalità di “forma”, ovvero nel vestire (c’è chi fa video conference da casa con la cravatta?); forse anche un avvicinamento rispetto a figure che si consideravano fuori dalla propria portata, e oggi si presentano, collegate da remoto come tutti gli altri, con un aspetto più umano, da una casa con spazi e rumori della quotidianità.

Questo può essere un punto a favore per le nuove generazioni, che si trovano a dover costruire un futuro con nuove tecnologie e un pò meno legato alla formalità come si era abituati a pensarla.

A compensare questa “perdita di formalità di forma”, sarà la creazione di nuova formalità di sostanza, ovvero di conoscenza, contenuti innovativi e comunicazione efficace. Questa, una vera sfida in cui impegnarsi sin da ora.

Cosa si intende con “formalità di sostanza”? Un contenuto genuino, guidato dalla passione per l’argomento, una passione condivisa tramite un mezzo tecnologico ma che nonostante la connessione da remoto – o forse anche grazie ad essa? – sarà possibile comunicare. I contenuti disponibili online che si sono moltiplicati smisuratamente nell’ultimo periodo, saranno destinati ad una selezione naturale da parte degli utenti, e c’è la probabilità che solo i contenuti autentici sopravviveranno.

Non è che, paradossalmente, sarà proprio il dover mettere “a nudo” davanti alla telecamera le proprie passioni, che ci permetterà di costruire una nuova modalità di connessione?

Tu, cosa ne pensi?

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